Tutto quello che devi sapere sul Change Management

 

 

 

    Magari avessi fatto questo corso anni fa! 

    lug 23, 2021 | Posted by Isabella Brusati

    Spesso sento i partecipanti ai corsi di certificazione sulla metodologia Prosci che erogo pronunciare questa frase “Magari avessi fatto questo corso anni fa!”.  

    Quando ho iniziato a fare change management agli inizi degli anni 2000 (si, un po’ di tempo fa!) è stato fondamentalmente per caso. Ero coinvolta in progetti di implementazione di ERP, fusioni e acquisizioni. Sulla carta tutto collimava: SAP era perfetto per le esigenze dell’azienda multinazionale con sedi produttive in Italia e nel mondo. Eppure, dopo mesi di lavoro molte persone non erano a bordo con il progetto. “Ma come, l’azienda ha speso milioni per questo sistema e non funziona?”. In realtà il problema non era SAP, ma la mancanza di change management. Infatti, questa disciplina era ancora agli albori e molti pensavano che si trattasse di mandare qualche e-mail agli individui che dovevano usare il nuovo sistema e fargli fare un paio d’ore di training. Eppure, questo non bastava. Mi ricordo quando ho chiesto un report specifico in SAP e mi è stato dato un foglio Excel “perché abbiamo sempre fatto così e poi con questo nuovo software ci vuole più tempo”.  

    La situazione era ancora più surreale con le acquisizioni: fiumi di report sui dati finanziari e nessuna informazione sulla cultura delle aziende target. “Non ti preoccupare, guarda i numeri. È un matrimonio perfetto!”. Nella realtà ho notato che spesso di trattava di una convivenza forzata, come quando ti ritrovi con il coinquilino che lascia i piatti sporchi nel lavandino per giorni.  

    Mi sono chiesta “Ci deve essere una soluzione. Ma qual è?”. Ho iniziato a fare delle ricerche e mi sono imbattuta in Prosci. Era ancora una start up, ma il lavoro che stavano facendo faceva al caso mio. Finalmente qualcuno che prendeva in considerazione la componente umana del cambiamento e soprattutto forniva una metodologia chiara: la mappa! 

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    Purtroppo, a quei tempi i corsi per la certificazione si tenevano solo negli Stati Uniti e il mio datore di lavoro di allora non era molto dell’idea di investire in formazione quando “si tratta solo di mandare un paio di email e fare un po’ di training”. Nel frattempo, io seguivo diligentemente i webinar di Prosci e divoravo le informazioni che venivano fornite. Mi ero comprata i libri su ADKAR e sui pilastri del Change Management. Ma mi mancavano i collegamenti che solo il corso mi avrebbe potuto dare e allora il corso non era un’opzione fattibile (non c’era la versione virtuale, magari ci fosse stata!) .  

    Nel frattempo, nella vita lavorativa, si trattava di risolvere i problemi dell’ennesimo software che veniva “rattoppato” con un ulteriore progetto perché non funzionava, quando in realtà il supporto fornito alle persone impattate era insufficiente per consentire loro con successo il loro percorso di cambiamento.  

    Da parte mia c’era molta frustrazione e tentativi di promuovere il change management. Alcuni sponsor sono stati fantastici, ma altri pensavano che il loro ruolo consistesse solo nel presenziare alla Town Hall per il lancio del progetto in grande stile e che successivamente il change management practitioner (leggi io!) avrebbe fatto tutto il resto. Ho trascorso parecchio tempo a creare dei template per i piani di cambiamento dal nulla, a cercare di mettere insieme le varie teorie lette sui libri o insegnate nei vari master ai quali ho partecipato. Ma mancava qualcosa: all’atto pratico il refreeze di fatto non avveniva, gli 8 steps non erano sempre applicabili ai progetti che gestivo. E all’ennesimo tentativo di menzionare la burning platform e l’urgenza di un’iniziativa le persone impattate erano scettiche “come fa ad essere tutto così urgente?”. 

    Sono passati parecchi anni dalla mia prima implementazione di SAP. Ho imparato molto dall’esperienza sul campo, eppure quando mi sono certificata nella metodologia Prosci - ora erogata in tutto il mondo - mi sono detta “Magari avessi fatto questo corso anni fa!”. Il taglio pratico della metodologia basato sulla ricerca e sull’esperienza di migliaia di professionisti del cambiamento, i template che possono essere usati subito dopo il corso, le strategie su come portare a bordo gli sponsor e le persone impattate dal cambiamento. C’è tutto! Non sostituisce la pratica sul campo, ma è di enorme aiuto in quanto si parte avendo tutti gli strumenti e le conoscenze necessarie per affrontare il cambiamento invece di cercare di inventare l’acqua calda.  

    È possibile imparare a giocare a tennis o golf da soli? Si, ma in genere ci vuole molto più tempo per capire i meccanismi e le regole del gioco. Soprattutto quando si sta cercando di impostare la tecnica. Meglio fare delle lezioni con un professionista e poi allenarsi per acquisire la capacità di giocare. È lo stesso con il change management: si può andare a naso, raccogliendo un po’ di informazioni qua e là e cercando di metterle insieme testandole sul campo, oppure si può partecipare al corso di certificazione ed avere la mappa con i vari tesori a portata di mano (ad esempio strumenti quali il PCT, la Risk Grid, Proxima) e partire con il piede giusto concentrandosi sulla sfida da affrontare e non anche sul fatto che gli strumenti che stiamo utilizzando potrebbero non essere quelli più idonei.  

    Potresti pensare “Si, ma ora tu insegni questa metodologia e quindi sei di parte!”. Ti invito a leggere i feedback dei partecipanti al corso che puoi trovare nelle risorse del sito: dai neofiti ai più esperti. Vedrai che il consenso è unanime: “Qui c’è tutto quello che mi serve!” e un po’ di rimpianti per i partecipanti più esperti “Magari avessi fatto questo corso anni fa!”.  

    Perché perdere tempo prezioso quando puoi partire con il piede giusto? Per  informazioni contattaci e/o scarica la nostra brochure.

    Topics: best practices, CMC, ADKAR, change management certification, project management, Project ROI, Change Project, eToolkit, Prosci, Getting Started with Change Management, Virtual Learning